- Corso pratico di mindful eating
- Workshop alimentazione consapevole- Benessere al parco
Il benessere non è una semplice assenza di malattie, ma un delicato equilibrio psico-fisico da mantenere giorno per giorno. Offro degli spunti per vivere con più consapevolezza il rapporto con il cibo e con le sfide quotidiane, oltre a un piano alimentare personalizzato.
ho conseguito la laurea magistrale e il dottorato di ricerca in Biologia umana.
Ho frequentato un corso di perfezionamento sulla sicurezza e la qualità degli alimenti e poi un master in nutrizione.
Al di là delle basi scientifiche, sono sempre stata interessata anche alla componente psicologica del rapporto con il cibo. Per tale motivo mi sono specializzata in quest'ambito con un corso sui disturbi del comportamento alimentare e sull’alimentazione consapevole.
Ho acquisito le competenze teoriche e pratiche per poter lavorare come istruttrice di mindful-eating. Ho trovato nel mindful-eating la perfetta unione delle mie due passioni: l’alimentazione e lo yoga, che pratico e insegno. E’ stato una naturale conseguenza di una visione a 360 gradi di nutrimento.
L'alimentazione non può essere ridotta alla mera conta delle calorie e al soddisfacimento di un bisogno fisiologico perché coinvolge l'individuo nella sua interezza, inclusi gli aspetti psicologici, sociali e culturali.
Credo fortemente che il benessere non sia una semplice assenza di malattie, ma un delicato equilibrio psico-fisico da mantenere giorno per giorno. Mi piace poter offrire degli spunti per vivere con più consapevolezza il rapporto con il cibo e con le sfide quotidiane, oltre a un piano alimentare personalizzato.
Come professionista il mio compito è mettermi al servizio, trasmettere un metodo e uno stile di vita, dando il buon esempio. Vorrei essere per te la bussola che ti aiuta a orientarti, ti prende per mano per il primo tratto di strada ma quando il tempo è maturo ti lascia camminare in autonomia.
Ricordati che sei tu il vero e unico maestro.
1 Shapiro S.L., Carlson L.E. L'arte e la scienza della mindfulness. Roma: Piccin nuova Libraia (2013)
2 Bays J.C. Mindful eating per riscoprire una sana e gioiosa relazione con il cibo. Enrico Damiani editore (2018)
3 Kabat-Zinn J. Mindfulness per principianti (2017)
4 Segal Z. V., Williams J. M. G., & Teasdale J. D. Mindfulness-based cognitive therapy for depression: A new approach to preventing relapse. (2002) New York: Guilford.
5 Chawla et al.The Mindfulness-Based Relapse Prevention Adherence and Competence Scale: Development, Interrater Reliability and Validity (2010) Psychother Res. pp.388-397
"Come mai nei testi classici non ci sono indicazioni sul cibo per lo yoga?
Perché tutto è cibo e anche perché il come mangiare è più importante del cosa mangiare.
E perché l'invito dei testi è a riflettere sul tipo di cibo, sull'atteggiamento verso il cibo, sull'effetto che desideriamo ottenere dal cibo che consumiamo"
(Dal tappetino al piatto - Mitahara. Picchioni C. Manganelli, 2015)
Come potete notare anche nello yoga si fa riferimento alla consapevolezza, all'ascolto e alla moderazione dentro e fuori dal tappetino.. nella vita così come nell'alimentazione.
Niente dogmi imposti, solo scelte consapevoli.
Questi concetti vengono poi ripresi nel Mindful eating e nell'intuitive eating, che sono il focus di questa pagina.
NB: questo post non vuole essere una negazione dei millenari principi dell'Ayurveda o delle differenti qualità degli alimenti. Semplicemente un invito all'ascolto neutro di ciò che ci nutre, senza pregiudizi.
Ognuno scelga in piena libertà e coscienza cosa mangiare nella vita, senza imposizioni dall'esterno. Il primo Maestro è il nostro corpo.
Tabula rasa
Immagina: cosa faresti oggi se non conoscessi nulla del mondo che ti circonda?
Saresti spaventato o curioso?
Magari ti verrebbe voglia di assaggiare i broccoli, di imparare a preparare il sushi e di andare a correre.
Sì proprio tu che odi le verdure, il pesce crudo e ami stare sul divano.. Perché sei fatto così.
Ma chi stabilisce come sei fatto e com'è la realtà che ti circonda? Tu!
Le piccole e grandi scelte nella vita, così come nella tua alimentazione derivano da preconcetti, da retaggi culturali o da esperienze passate.
Pensa ai bambini che accolgono tutto con gioia e curiosità: cosa faresti oggi se scegliessi di guardare il mondo con la mente del principiante?
Vivi in bianco e nero?
🔹Ti capita di pensare che le cose debbano essere fatte in un certo modo o che sia meglio lasciar perdere?
🔹Per atteggiamento mentale potresti suddividere il mondo in giusto/sbagliato, salutare/non salutare, magro/grasso. In psicologia questo pensiero viene definito dicotomico.
🔹In un percorso alimentare potresti essere tentato di mollare se non hai seguito la dieta tutti i giorni alla lettera, perché "o si fa bene o tanto vale non farla". Stai dividendo il mondo in bianco e nero, escludendo tutte le altre mille sfumature.
🔹Uno dei pilastri della mindfulness è il non giudizio. Cerca di fare ogni giorno del tuo meglio, senza essere troppo critico con te stesso.
🔹Guardati intorno, quanti colori vedi oltre al bianco e nero?
Quando impieghiamo tempo e risorse per qualcosa che ci sta a cuore, vorremmo vedere dei risultati. Questo atteggiamento si verifica spesso quando si intraprende un percorso di sana alimentazione.
L'importante però è non giudicarti in base al numero che leggi sulla bilancia.
Non seguire un piano alimentare perché vuoi pesare 50 kg come quando avevi 20 anni, o rimetterti quel bel vestito che ti piace tanto e giace dimenticato nell'armadio. Questi possono essere degli stimoli che ti spingono ad andare avanti, ma non il tuo scopo primario.
Scegli una sana alimentazione perché vuoi farti del bene e prenderti cura di te stesso. Il resto sarà una naturale conseguenza delle tue nuove abitudini.
E tu? Tendi a scoraggiarti se non vedi dei risultati? Cosa ti ha spinto ad intraprendere un percorso alimentare?
"Siamo grassi perché siamo pieni di foglie morte che teniamo attaccate al nostro Io, mentre dovremmo spazzarle via.
Sono i pensieri inutili che si addensano a farci ingrassare: le false preoccupazioni, le parole futili, i conflitti con noi stessi, l'autocritica.
Foglie morte che si accumulano e ci appesantiscono, togliendoci il piacere di vivere, che viene sostituito dal cibo"
Morelli R. Solo la mente può bruciare i grassi. Mondadori
L'attaccamento è la radice di tutte le sofferenze. Capire che tutto è transitorio ci aiuta a vivere con più leggerezza. E tu, cos'è che vorresti lasciar andare?
"Il guerriero della luce crede.
Poiché crede nei miracoli, i miracoli cominciano ad accadere"
(Paulo Coelho)
La mia parte analitica ama creare delle liste, aiutano a semplificare. Mettere in risalto i punti chiave di un argomento e focalizzare l'attenzione solo sull'essenziale.
Così, prendendo spunto da un libro del Dott. Morelli a, ho pensato di riassumere in 10 punti le piccole azioni con cui entrare in contatto in maniera più consapevole con il cibo e con noi stessi. Non è un decalogo di regole dietetiche restrittive, per questo sono delle anti-regole:
Da quale punto vuoi partire? Hai provato a metterne in pratica qualcuno?
Buon percorso,
Laura
a Morelli R. Solo la mente può bruciare i grassi. Come attivare l'energia dimagrante che è dentro di noi. Mondadori Libri, 2016