Alimentazione gentile

Alzi la mano chi, almeno una volta nella vita, ha seguito una dieta.
Come ti sei sentito? Hai mantenuto gli obiettivi raggiunti?

Le ricerche ci dicono che le diete tradizionali risultano inefficaci nel medio e lungo periodo e anzi, possono diventare controproducenti. Perché?
Perché alterano il nostro metabolismo, possono causare sofferenze emotive e psicologiche e soprattutto ci allontanano dalla nostra capacità di autoregolazione.

Abbiamo già parlato di questo concetto nel post sul mindful eating. 
In breve, ciascuno di noi ha una capacità innata di ascoltare il proprio corpo e in base ai suoi segnali di decidere cosa e quanto mangiare. Non è meraviglioso?

È in questo che posso aiutarti, con un approccio non prescrittivo, quindi senza più diete.

Ma riuscirò a dimagrire? 
Potrebbe essere uno dei benefici di questo approccio ma non è l'obiettivo principale. Secondo l'alimentazione gentile non esiste in assoluto peso giusto o sbagliato, ma solo il peso naturale, che può variare nelle diverse fasi della vita. 

Ma allora chi me lo fa fare a seguire l'alimentazione gentile?
Perché sono tantissimi i parametri del benessere: un rapporto sereno con il cibo e con il corpo, la riduzione dello stress, il miglioramento dell'autostima e della capacità di relazionarsi con gli altri.

Il peso è solo un numero sulla bilancia.
Mi riconosco nel paradigma Haes (Health At Every Size) per cui tutti devono avere pari diritti e libero accesso alle cure adeguate, indipendentemente dal peso.